L’attenzione: una funzione cognitiva fondamentale
Benvenuto in questo nuovo articolo, dove parleremo di una funziona molto importante per noi esseri umani, ovvero l’attenzione. Infatti, l’attenzione è una funzione cognitiva fondamentale che ci consente di selezionare le informazioni rilevanti dall’ambiente circostante e di elaborarle in modo efficace. È un processo complesso che coinvolge diverse aree del cervello, tra cui la corteccia prefrontale, la corteccia parietale e la corteccia temporale. In questa occasione cercheremo di definire l’attenzione in psicologia, parleremo dell’attenzione nell’ADHD e differenzieremo l’attenzione dalla concentrazione.
Come si può definire l’attenzione in psicologia?
Si parte quindi dando la definizione di attenzione in psicologia. L’attenzione può essere definita come il processo di focalizzazione della coscienza su un particolare stimolo o attività, ignorando gli altri stimoli presenti nell’ambiente. È un processo attivo, che richiede uno sforzo da parte del nostro cervello.
Inoltre, l’attenzione è un processo complesso che coinvolge diverse aree del cervello, tra cui la corteccia prefrontale, la corteccia parietale e la corteccia temporale. In particolare, la corteccia prefrontale è responsabile della pianificazione, del controllo degli impulsi e della risoluzione dei problemi. La corteccia parietale è responsabile della percezione e dell’orientamento spaziale ed infine la corteccia temporale è responsabile dell’elaborazione dell’udito e del linguaggio.
Si può quindi capire che l’attenzione è una funzione cognitiva fondamentale, che ci consente di svolgere molte attività quotidiane, tra cui:
- L’apprendimento. Per apprendere nuove informazioni, dobbiamo essere in grado di prestare attenzione a ciò che stiamo imparando.
- La memoria. Per ricordare le informazioni, dobbiamo essere in grado di prestare attenzione ad esse quando le apprendiamo.
- Il ragionamento e la risoluzione dei problemi. Per ragionare e risolvere problemi, dobbiamo essere in grado di prestare attenzione alle informazioni pertinenti e ignorare quelle irrilevanti.
Quali sono i vari tipi di attenzione che conosciamo?
Appurato che l’attenzione è una funzione cognitiva piuttosto complessa, di conseguenza la può suddividere in diversi tipi. I vari tipi di attenzione che conosciamo possono essere classificati in base a diversi criteri. Un criterio comune è quello di suddividere l’attenzione in base al numero di stimoli che possiamo prestare attenzione contemporaneamente. In base a questo criterio, possiamo distinguere tra:
- Attenzione selettiva. Essa ci consente di focalizzare la nostra attenzione su un particolare stimolo o attività, ignorando gli altri stimoli presenti nell’ambiente. È un tipo di attenzione essenziale per la nostra sopravvivenza, in quanto ci consente di concentrarci su informazioni importanti e di ignorare quelle irrilevanti.
- Attenzione divisa. Essa ci consente di prestare attenzione a più stimoli o attività contemporaneamente. È un tipo di attenzione importante per attività come guidare e parlare con qualcuno contemporaneamente.
- Attenzione alternante. Essa ci consente di passare da un compito a un altro in modo efficiente. È un tipo di attenzione importante per attività come lavorare su più progetti contemporaneamente.
Un altro criterio comune è quello di suddividere l’attenzione in base alla durata della nostra concentrazione, ed in questo caso abbiamo l’attenzione sostenuta. Questa ci consente di mantenere la nostra attenzione focalizzata su un compito per un periodo di tempo prolungato. È un tipo di attenzione importante per attività come lo studio, il lavoro e la guida.
Infine, un terzo criterio è quello di suddividere l’attenzione in base alla sua natura. In base a questo criterio, possiamo distinguere tra l’attenzione volontaria, un tipo di attenzione che richiede uno sforzo da parte nostra, e l’attenzione involontaria, un tipo di attenzione che si attiva automaticamente in risposta a stimoli salienti o interessanti.
Come influisce l’attenzione nell’ADHD?
Come accennato, l’attenzione è una funzione cognitiva fondamentale che ci consente di svolgere molte attività quotidiane, tra cui l’apprendimento, il lavoro e le relazioni sociali. Tuttavia, l’attenzione può essere condizionata da dei disturbi, come nel disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). Infatti, riprendendo quanto detto nei tipi di attenzione, gli adulti con ADHD possono presentare le seguenti difficoltà:
- Attenzione selettiva. Hanno difficoltà a concentrarsi su un compito o un’attività, in particolare se è noioso o impegnativo. Sono facilmente distratti da stimoli interni o esterni.
- Attenzione sostenuta. Hanno difficoltà a mantenere la concentrazione su un compito per un periodo di tempo prolungato. Si stancano facilmente e hanno bisogno di pause frequenti.
- Attenzione alternante. Hanno difficoltà a passare da un compito a un altro in modo efficiente.
Si può immaginare come le difficoltà dell’attenzione nell’ADHD possono avere un impatto su molte aree della vita quotidiana. Possono rendere un po’ più complicato l’apprendimento a scuola, il lavoro e le relazioni sociali con le altre persone. Tuttavia, vi sono delle soluzioni. Infatti, le difficoltà di attenzione nell’ADHD possono essere trattate attraverso diversi modi, come ad esempio la terapia farmacologica o la psicoeducazione. Solitamente, questi trattamenti vengono promossi da cliniche specializzate come la clinica GAM Medical.
In linea generale, i farmaci per l’ADHD possono aiutare a migliorare l’attenzione e la concentrazione e vengono prescritti dal medico, mentre la psicoeducazione può aiutare le persone con ADHD a sviluppare strategie per migliorare la loro attenzione.
Che differenza c’è tra l’attenzione e la concentrazione?
Concludiamo questo articolo analizzando la differenza tra l’attenzione e la concentrazione. L’attenzione e la concentrazione sono due termini che vengono spesso utilizzati come sinonimi, ma in realtà indicano due processi cognitivi distinti.
L’attenzione è il processo di focalizzazione della coscienza su un particolare stimolo o attività, ignorando gli altri stimoli presenti nell’ambiente. È un processo attivo, che richiede uno sforzo da parte del nostro cervello. La concentrazione, invece, è la capacità di mantenere l’attenzione focalizzata su un compito o un’attività per un periodo di tempo prolungato. È un processo più passivo, che si basa sulla capacità del nostro cervello di inibire gli stimoli distraenti.
In altre parole, l’attenzione è il primo passo per la concentrazione. Prima di poterci concentrare su qualcosa, dobbiamo essere in grado di focalizzare la nostra attenzione su di esso.
Ti ringraziamo per averci dedicato del tuo tempo e ci vediamo al prossimo articolo!