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I CONSIGLI DEL MEDICO
effetti del long COVID

Quali sono gli effetti del long COVID? 

Il COVID-19 ha avuto un impatto devastante sulla vita di tutti noi, lasciando un ricordo indelebile in chi è stato affetto dalla malattia, ma anche in chi ha soltanto vissuto quel periodo in cui il mondo, per un paio d’anni, si è fermato. Del COVID-19 sapevamo tutto: quali erano i sintomi, come fare il tampone, quanto doveva durare la quarantena; e ancora oggi sentir parlare di questa malattia non ci lascia indifferenti.

Oggi, a più di quattro anni dalla sua comparsa, ci ritroviamo a parlarne in termini diversi, provando a capire cosa si intende per long COVID, o sindrome post-COVID-19. Si tratta di una condizione caratterizzata dalla persistenza o dalla ricomparsa di sintomi legati all’infezione da SARS-CoV-2 anche dopo la guarigione dalla fase acuta della malattia. In questo articolo prenderemo in considerazione questa condizione che, almeno dal nome, sembra raccogliere l’eredità della malattia respiratoria che tanto ci ha spaventato negli scorsi anni. Continua a leggere per saperne di più.

I sintomi del long COVID

Proviamo a capire cosa può farci venire il sospetto di essere soggetti a questa condizione. Il long COVID può presentare sintomi molto diversi tra loro e per questo motivo non è facile diagnosticarne la comparsa in tempi rapidi e con estrema certezza. Buona parte dei sintomi sono quelli caratteristici del COVID 19, ma con qualche aggiunta. Queste manifestazioni della malattia possono essere raggruppate in due categorie principali: i sintomi neurologici e i sintomi fisici; senza dimenticare i sintomi psicologici, come ansia e sbalzi d’umore, che si presentano spesso con la malattia: non vanno sottovalutati; perché, sebbene non mettano a rischio la salute fisica del paziente, possono finire per aggravare gli altri sintomi o la percezione che il paziente ha di essi, scoraggiando l’individuo.

Sintomi fisici del long COVID

Il long covid colpisce il nostro organismo in molti modi diversi, vediamone alcuni:

  • Difficoltà respiratorie: Erano una condizione caratteristica anche del COVID-19 e sono protagoniste anche in questo caso.
  • Dolori muscolari e agli arti: Dolori che si provano in tutto il corpo e che rendono difficile il movimento.
  • Dolore toracico: Dolore al petto, spesso ricollegato alle difficoltà respiratorie.
  • Sintomi gastrointestinali: Solitamente diarrea, nausea, vomito o dolori addominali. Anche questi sintomi comparivano spesso col COVID-19.
  • Perdita di olfatto e gusto: Forse le due condizioni che più associamo al COVID-19, assieme alle difficoltà respiratorie. In questo caso si caratterizzano per la loro persistenza.

Sintomi neurologici del long COVID

Le conseguenze di questa malattia, ovviamente, non si manifestano solo per quanto riguarda il nostro corpo, ma hanno ripercussioni evidenti anche sulla nostra mente. Vediamo alcuni di questi effetti:

  • Mal di testa: È un sintomo molto comune per una grande quantità di malattie, e anche in questo caso si presenta con l’arrivo del long COVID.
  • Palpitazioni: Battito cardiaco accelerato o irregolare. Anche questa condizione può essere associata alle difficoltà respiratorie, che possono provocare uno stato di agitazione e influire sul battito cardiaco.
  • Disturbi del sonno: Sono la conseguenza dei sintomi che si presentano.
  • “Nebbia mentale”: È una condizione più amplificata della difficoltà di concentrazione. Simile a uno stato di confusione che rende difficile svolgere le attività quotidiane.

Diagnosi e fattori di rischio per il long COVID

Come si scopre di avere il long COVID? Al momento non esiste un test specifico per la diagnosi di questa malattia, che si basa sulla valutazione dei sintomi del paziente e sulla sua storia medica. In alcuni casi, possono essere necessari esami di laboratorio o di imaging per escludere altre cause dei sintomi.

Bisogna dire che non è ancora del tutto chiaro perché alcune persone sviluppano il long COVID e altre no. Tuttavia, nella maggior parte delle persone soggette a questa condizione, sono stati riscontrati alcuni fattori di rischio che sembrano essere associati alla sindrome in un numero considerevole di casi. hanno più possibilità di riscontrare il long COVID:

  • Persone che in passato avevano dovuto affrontare una grave forma di infezione da COVID-19
  • Soggetti in età avanzata
  • Individui che hanno dovuto affrontare delle malattie pregresse, come malattie cardiache, polmonari o autoimmuni.

Se rientri in una di queste condizioni, perciò, presta particolare attenzione alla comparsa di eventuali sintomi tra quelli elencati in precedenza.

Durata del long COVID e trattamento

La durata del long COVID può variare notevolmente da persona a persona. In alcuni casi, i sintomi possono risolversi spontaneamente entro poche settimane, mentre in altri possono persistere per mesi o addirittura anni. È proprio questa grande eterogeneità di variabili che la rende una sindrome difficile da definire e da curare seguendo un piano ben definito. Infatti, non esiste una cura specifica per il long COVID: il trattamento si concentra sulla gestione dei sintomi e sul miglioramento della qualità della vita del paziente. I rimedi utilizzati solitamente sono:

  • Riposo
  • Farmaci (come antidolorifici, antistaminici o farmaci per l’ansia)
  • Fisioterapia
  • Terapia cognitivo-comportamentale

La ricerca sul long COVID, quindi, è ancora in corso per comprenderne al meglio le cause, i meccanismi sottostanti e le opzioni di trattamento. Tutto ciò sta portando allo sviluppo di diversi farmaci e terapie specifiche per il long COVID che possano tenere sotto controllo dei sintomi così diversi tra loro e garantire al paziente un benessere generale; o, almeno, un miglioramento della sua salute. 

Proprio a causa della difficoltà nel trovare delle cure, sono stati pensati diversi modi per aiutare le persone con long COVID; ad esempio si sono organizzati dei gruppi di supporto online e di persona per non lasciare solo chi si trova ad affrontare questa malattia; o ancora, ci sono organizzazioni che offrono servizi di informazioni e assistenza.

Affrontare il long COVID con consapevolezza

Come abbiamo capito nel corso di tutto l’articolo, il long COVID è una condizione complessa che presenta una varietà di sintomi che possono cambiare da persona a persona e che la rendono difficile da prevedere. Sebbene non esista una cura, sono disponibili una serie di  trattamenti che possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita. Proprio per questi motivi, la ricerca sul long COVID è in corso e sta cercando di trovare delle risposte per comprenderne meglio le cause e sviluppare nuovi trattamenti.

Il long COVID può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana di una persona, rendendo difficile svolgere le normali attività lavorative, familiari e sociali. Le persone con long COVID possono anche avere difficoltà a gestire lo stress e l’ansia. Perciò, è di fondamentale importanza rivolgersi a un medico professionista se si soffre di long COVID o se si ha il sospetto di averlo; solo in questo modo potrai ricevere un aiuto concreto e affrontarlo nel migliore dei modi.

Affronta il long COVID con consapevolezza!